La società è nata nel 1912 da un gruppo di amanti del calcio del rione triestino operaio di San Giacomo. Il simbolo sociale è storicamente l’aquila di San Venceslao, a sua volta ricavata dalla simbologia araldica della città. Alessandria, Lecco, Novara, Legnano, Albinoleffe, Sesto San Giovanni, Feralpisalò, Pro Vercelli, Venezia, Mestre, Padova, Maia Alta e Virtus Verona. Dopo un breve periodo di crisi interna, nell’agosto del 2012 il gruppo «Ultras Trento 1978» ha annunciato il ritorno ufficiale sugli spalti, esponendo nuovamente il proprio striscione allo stadio Briamasco durante la partita contro la Pro Sesto. Nel 2012 si trasferisce in Spagna giocando con il VSI Rio Maior, nell’annata successiva rientra in Ungheria entrando nel settore giovanile del Ferencváros. La Spagna e l’Irlanda saranno le uniche squadre, assieme al vincitore Brasile, a chiudere il torneo imbattute: secondo la FIFA, le sconfitte ai rigori vanno infatti contate come pareggi ai fini statistici (anche la Spagna fu eliminata ai rigori, ai quarti, dalla Corea del Sud). Probabile che la compagine sfoggiasse nel 1901 una divisa composta da una maglia a righe verticali bianche e nere, abbinata a pantaloncini e calzettoni di colore nero o bianco (era questo l’accostamento cromatico maggiormente in voga tra i club italiani agli albori della disciplina), e che rimase tale anche dopo la fusione con la Libertas nel 1905 e la conseguente nascita dell’Associazione Calcio Perugia.

Nel 1901 si ebbe il cambio definitivo e si optò per maglia bianca e pantaloncini neri poi sempre mantenuta salvo sporadiche eccezioni. Lo dava per quasi rinsavito e pareva tranquilla. Ultras: famosi a livello regionale per il loro supporto energico e per le coreografie. La squadra resta sempre nel terzo livello del calcio italiano, con l’eccezione del 1935/36, nel quale il Ponziana militò (in seguito alla riforma che creò la serie C) in I Divisione Regionale (quarto livello). E lo statisticamente assimilabile campionato DDS di Prima Divisione Nord del 1928-29, torneo di transizione e qualificazione ai tornei di Serie B e Prima Divisione (C) dell’anno successivo, cui il Trento partecipò ad invito promozionale e senza valido titolo sportivo. Nel 1928 accadde qualcosa di imprevisto: il regime fascista impose la fusione tra il Ponziana e l’Edera (in questa fusione doveva entrare anche la Triestina), nacque quindi l’ASPE (Associazione Sportiva Ponziana Edera) con maglia bianca cerchiata di nero, rosso e azzurro sormontati dalla Torre di Trieste, e al braccio un nastrino tricolore a ricordare il titolo di Seconda Divisione appena conquistato dall’Edera.

Europeo 2004, realizzando il suo primo gol in azzurro nella vittoria per 2-1 contro la Bulgaria nella fase a gironi, che tuttavia non è sufficiente per accedere ai quarti di finale. Dal 2007 sede della preparazione di tutte le selezioni societarie, dalla prima squadra alle giovanili, è il centro sportivo Novarello – Villaggio Azzurro di Granozzo con Monticello, distante circa 12 km da Novara. Quello che Umbro offre agli italiani per il suo 95esimo compleanno è un tuffo nell’epoca d’oro degli anni 90. Imperdibile per i nostalgici, la mostra UMBRO 95 – LO STILE SUL CAMPO arriverà al BASE Milano, in via Bergognone 32, il 12 settembre con un opening a inviti dalle 18 alle 20, mentre il 13 e il 14 sarà aperta al pubblico. La stagione seguente fu sensibilmente migliore, dato che la squadra terminò terza, dietro alle concittadine Edera e Libertas, ma non servì a molto, poiché (per una riforma dei campionati) retrocedette in Promozione.

Subito dietro c’è il solito rivale, Cristiano Ronaldo con 1.050.000 magliette acquistate negli ultimi anni. Nella storia della compagine umbra poche sono state le significative variazioni riscontrate nella fattura della maglia, la più importante delle quali si verificò negli anni 20 quando la squadra disputò diverse stagioni indossando una casacca a righe verticali biancorosse. Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Belgio. Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Briamasco. Dopo un primo periodo di attività su un campo non permanente ricavato in piazza Venezia, dal 1922 la squadra gioca allo stadio Briamasco, nell’omonimo quartiere cittadino, che presenta un campo da 105 × 65 m in erba naturale, tre tribune per il pubblico (con capienza oscillante tra 3000 e 5000 posti) e un ciclodromo (già pista di atletica). Disputa le partite al Campo di Sant’Andrea di Trieste. Il Circolo Sportivo Ponziana 1912 è una società calcistica italiana di Trieste. Maglia n°11 di Riccardo Carapellese della Nazionale italiana. Triestina che militava nella serie A italiana. Il club richiese invano, insieme ai concittadini dell’Edera, l’ammissione al campionato di Serie B-C Alta Italia venendo invece inserito nel girone A della Serie C Alta Italia 1945-1946. La complicatissima situazione di Trieste non contribuì a creare un clima sereno, maglia psg rosa e viola anzi.