1919 – Cambia denominazione in Associazione Calcio Mantova. 1956 – Cambia denominazione in Associazione Calcio Ozo Mantova. Il 25 giugno 2015, dopo 4 mesi di difficile trattativa, il Mantova passa ulteriormente di mano alla SDL CentroStudi S.p.A. di Brescia (nelle persone di Sandro Musso e Serafino Di Loreto) rilevano le quote di Lodi, diventando i maggiori azionisti della società. La BBC riporta che la percezione dell’Islam e degli immigranti da parte della società francese ha alienato alcuni musulmani francesi e può essere stata un fattore causale delle rivolte; «L’Islam è visto come la più grande sfida al modello secolare della nazione degli ultimi 100 anni», e l'»assertività dell’Islam francese è vista come una minaccia, non solo ai valori della repubblica, ma alla sua sicurezza», a causa «della crescita mondiale della militanza islamica». Una realtà in grande espansione che guarda dritta al futuro, con nuove idee e proposte in attesa di conferme ufficiali.
Se le maglie ufficiali non sono disponibili, al posto della divisa ufficiale pubblichiamo le immagini delle magliette più probabili. Dopo alcuni contatti con diverse cordate, finalmente il 29 aprile, l’imprenditore veronese ed ex presidente della Sambonifacese, Michele Lodi firma per l’acquisto del 70% delle quote societarie e diventa il maggior azionista della società, nonché presidente. Dopo qualche trattativa non andata a buon fine per la cessione della società, il 10 ottobre Nicola Di Matteo rileva il 55% delle quote diventando presidente (il rimanente ai soci mantovani Bruno Bompieri e Giambattista Tirelli). Il ritorno tra i professionisti del Mantova, l’anno dopo, venne vissuto dalla società più come un trauma che come un’opportunità di rilancio delle sorti biancorosse, dimostrando i grossi limiti delle persone a cui il comune aveva affidato il calcio mantovano tanto che gli stessi tifosi promotori, a cominciare dal Braguzzi, delusi per il mancato rispetto degli impegni economici presi, maglie del napoli abbandonano il progetto. Per la stagione 2020-2021, il ritorno nel professionismo dopo tre anni in Serie D, la società punta alla salvezza. La situazione societaria non migliora, ma nel campionato 2014-2015 la squadra riesce a conquistare la salvezza con tre giornate d’anticipo sulla fine della stagione regolare. Le contromisure portano un qualche risultato e alla penultima giornata i virgiliani si issano fuori dalla zona playout, salvo poi rientrarci a seguito della sconfitta contro il Padova nell’ultima partita della stagione regolare; il doppio confronto contro l’AlbinoLeffe viene vinto da quest’ultima, sancendo (per la prima volta dal 1954) la retrocessione sul campo del Mantova tra i dilettanti.
Riccardo Maspero. Nonostante questo, la squadra a novembre si trova in zona retrocessione, con peraltro un monte ingaggi abnorme per la categoria: Maspero viene esonerato in favore dell’ex Brescia Ivan Javorčić, ma la squadra non riesce a trovare un gioco e si trova sempre più invischiata nella lotta salvezza. Dopo una vortiginosa rincorsa e risalita nella zona promozione il Mantova incappa in tre sconfitte consecutive che portarono al licenziamento del D.S., e al richiamo di Pelliccioni che fu esonerato a novembre. Successivamente, a novembre viene nuovamente esonerato l’allenatore e il direttore sportivo e al loro posto vengono chiamati Carlo Sabatini e Pasquale Sensibile. Il Mantova si rivela competitivo e a novembre raggiunge addirittura il quarto posto; un girone di ritorno in tono minore (in cui si registra anche la sconfitta interna per 0-6 contro il Padova) non inficia il raggiungimento della salvezza con cinque giornate di anticipo e la qualificazione ai playoff promozione, ove il cammino termina già al primo turno con la sconfitta per 2-1 a Cesena.
L’inizio della stagione 2021-22 è particolarmente negativo: malgrado una sostanziale tenuta difensiva, i biancorossi conquistano appena due vittorie nell’intero girone di andata; Lauro viene quindi esonerato in favore di Giuseppe Galderisi, che riesce a risollevare la squadra, rinforzata anche nel mercato di gennaio dall’arrivo di Gaetano Monachello, il cui contributo (11 reti) si rivelerà fondamentale per il raggiungimento della salvezza. Le parti per diverso tempo si scambiano accuse di inadempienza, dopodiché il 14 luglio i soci romani annunciano di non essere in grado di onorare le spettanze e di non voler ricorrere contro l’esclusione dal campionato di Lega Pro: questo sancisce definitivamente la fine del Mantova Football Club, nato nel 2010. Nel frattempo Serafino Di Loreto e Sandro Musso avevano rilevato il Rezzato, neopromosso in Serie D: con la cessazione del club virgiliano, essi mettono sotto contratto numerosi ex giocatori biancorossi, compreso il capitano Gaetano Caridi, che andrà a chiudere la carriera di giocatore proprio nella società bresciana. Otto le squadre partecipanti, provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero, che si sono affrontate per tre giorni, da venerdì 30 luglio a domenica 1 agosto, in un clima caratterizzato da sport, socializzazione, crescita e divertimento.
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