Inoltre, la maglia da calcio replica è un regalo perfetto per coloro che amano il calcio. La squadra gioca le proprie partite casalinghe all’Estadio de la Cerámica e veste con maglie di colore giallo, motivo per il quale è conosciuta con il soprannome di Submarino Amarillo. 2006 come secondary logo sulle maglie. Il 16 giugno 2006 la società viene acquistata da Giuseppe Postiglione, sito maglie calcio imprenditore potentino proprietario di un gruppo editoriale. 1957-58: 5º in Tercera División gruppo? 1949-50: 1º in Segunda División Regionales gruppo? La società viene fondata il 6 settembre 1929 da un piccolo gruppo di appassionati di calcio della frazione veronese di Chievo, assumendo come colori sociali l’azzurro e il bianco. La matematica certezza della promozione in serie A viene ottenuta il 3 giugno 2001, quando il Chievo, di fronte a circa tredicimila spettatori presenti al «Bentegodi», sconfigge per 2-0 la Salernitana, e ottiene il terzo posto definitivo. Se desideri alcuni suggerimenti per la tua prossima maglia calcio personalizzata, eccotene qualcuno! BAYERN MONACO (prima maglia) – ufficiale – Sono ben 3 le tonalità di rosso presenti sulla nuova maglia casalinga della prossima stagione, che rappresentano identità ed emozione oltre alla drammaticità del gioco.

Il Chievo resta in questa serie fino al 1963, quando ottiene la prima retrocessione della sua storia. Tuttavia, nella seconda parte della stagione, il Chievo non riesce a tenere il passo delle prime e chiude a centro classifica, maglie di calcio più belle in nona posizione. Retrocesso in Lega Pro Seconda Divisione e successivamente ripescato. La stagione 1950-51 vede i biancocelesti imporsi sia nel campionato provinciale che in quello regionale di Seconda Divisione con una squadra composta da soli giocatori di Chievo. Nella sua storia il Foggia ha avuto più simboli, come le tre fiammelle sull’acqua, simbolo della città di Foggia, gli stessi colori sociali, ma soprattutto il diavolo, adottato già dalla sua fondazione, ma comparso nello stemma del Foggia solamente nel 1990. Grazie al diavolo, simbolo anche del Milan, i giocatori del Foggia, di notorietà inferiore rispetto alla società lombarda, vengono chiamati «satanelli». Nell’autunno 1931 la squadra viene iscritta al Campionato Liberi, organizzato dalla FIDAL. L’annata successiva vede la formazione arrancare nel campionato di Prima Divisione, che viene concluso all’ultimo posto, evitando tuttavia la retrocessione non essendo previste per la stagione.

Solo alla stagione successiva il Chievo conclude il campionato di Prima Categoria in ottava posizione, il che gli consente di poter partecipare alla Promozione nella stagione seguente. Rimanere informati su tutte le novità del mercato è fondamentale per comprendere come si stanno muovendo le squadre e quali potrebbero essere gli scenari futuri della stagione calcistica. Solo nel 1998-1999 si segnalò l’assottigliamento delle strisce biancorossonere nonché il loro netto spostamento verso l’alto, andando così ad attraversate la maglia da manica a manica; soprattutto, ci fu la novità del design dei numeri da gioco sulla schiena che, riportati in bianco, vennero inscritti a contrasto dentro la silhouette azzurra del marinaio. Potrai anche vedere il design del tuo kit da davanti e da dietro mentre selezioni i capi e fai le tue personalizzazioni. Nel 1965-1966, l’ultima dell’allenatore Silvestri, il Cagliari arriva undicesimo mentre nel campionato seguente i rossoblù, sotto la guida di Manlio Scopigno, finiscono sesti a quota 40 punti. Sotto la gestione Campedelli il Chievo raggiungerà il mondo professionistico, scalando poco a poco la piramide calcistica italiana. Inizialmente la società non è ufficialmente affiliata alla FIGC, e disputa quindi amichevoli e tornei amatoriali sotto la denominazione di Opera Nazionale Dopolavoro Chievo.

I primi anni 1950 segnano il ritorno del Chievo alle vittorie. In una scena del film Malizia (1973), Turi Ferro, Laura Antonelli, Alessandro Momo e Gianluigi Chirizzi seguono alla televisione la partita Catania-Cagliari disputata il 10 marzo 1957 e valevole per il campionato di Serie B. Renato Pozzetto menziona la squadra nel film La patata bollente del 1979, anno coinciso con il ritorno in Serie A della squadra sarda. Dopo due stagioni la squadra però retrocede di nuovo, ma nella stagione 1967-68 il Chievo vince ancora una volta il campionato di Seconda Categoria, trascinato dalle 19 reti dell’attaccante Bruno Vantini; tuttavia la squadra decide di rinunciare alla promozione per problemi economici. Sempre in quell’anno la squadra cambia la denominazione in Cardi Chievo (dal nome del nuovo sponsor Officine Cardi), ed ottiene rapidamente la promozione in Prima Categoria. Nel campionato 1970-71 il Cardi Chievo debutta in Promozione allenato dalla coppia composta da Francesco Broggiato e Lino Ottolini, esprimendosi oltre le aspettative: alla settima giornata i gialloblù guidano la classifica e al termine del girone d’andata sono secondi. Inizialmente (solo nel 1948) le maglie non sono più biancocelesti ma rossoblù; anche il campo è cambiato, e le partite interne vengono disputate sul campo «Cardi e Biondani», bonificato con l’aiuto e la partecipazione di decine di appassionati.